Sylviah Klees
RAZZA E GILDA: umano- strega
ALLINEMANETO: LEGALE NEUTRO
Un personaggio legale neutrale agisce come gli suggeriscono le leggi, le tradizioni o il suo codice d’onore personale.
CARATTERE: Autoritaria ed inflessibile. Provata dal dolore per l'amore tradito, conduce una vita solitaria non rivelando piu' i suoi sentimenti. Talvolta cede alla sua impulsività, oltrepassando qualche limite, che si affretta subito a nascondere.Dialogo e silenzio si alternano per lunghi periodi nella sua vita.Usa ripetere una frase: "Una strega che non impara, è una strega fallita in partenza"
BREVE STORIA
Sono Sylviah Klees. Mia madre era una guaritrice, cosi' come mia nonna, la madre di mia nonna e tutte le donne della nostra famiglia per discendenza diretta.Sin da piccola fui iniziata allo studio dell' ars arcana, all'uso delle erbe guaritrici ed al culto della Dea Madre; tutto questo mi veniva insegnato in una vecchia capanna, mentre le mani di mia madre intessevano incanti fra la trama e l'ordito di stoffe che avrebbero fatto invidia a re e regine, e col dito indice sulle labbra dicendomi "Queste nostre conoscenze sono un dono prezioso ma pericoloso figlia mia, non rivelarne mai a nessuno". Ora, inevitabilmente, mi torna alla mente lui: l'artefice della mia sfortuna, il bel cavaliere senza macchia che un giorno bussò alla mia porta e a cui donai il cuore, la notte in cui confessai a lui il mio segreto, la notte in cui fui da lui tradita ed arrestata.Avevo creduto all'amore, per esso ero vissuta, e trovavo in qualche modo giusto, ora, morire anche per il medesimo errore. Poi, d'improvviso, mentre dormivo nella cella umida in cui come "eretica" ero stata imprigionata, una voce risuonò nella mia mente: "Non è questo il tuo destino. Non ti arrendere, piccola strega, esci alla notte e scopri quello che sei nata per adempiere" Quel che l'indomani trovarono nella mia cella, fu un soldato inebetito a cui riuscirono solo a strappare storie assurde su diavolesse bellissime.Certo è che quando giunsero alla cella, la trovarono intatta e vuota. A qualcuno parve di sentire odore di zolfo, e così impauriti ne uscirono mormorando che, senza dubbio, la strega era stata portata via dai demoni e avrebbe danzato con loro nell'abisso. Continuai a camminare seguendo la voce che mi aveva destata dalla rassegnazione alla morte. Era la voce dell'Akasha, mio Spirito, che me come altre sorelle richiamava nella landa da lei governata. Quando arrivai nel nuovo Regno, portavo con me poco o nulla e mi lasciavo dietro tutto.Da quel giorno assunsi il compito di Magistra del Sabbath al servizio della mia Akasha nel Regno di Arcadia, col compito di istruire le altre sorelle richiamate per la grande unione di noi figlie della Dea Madre.
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